Calcinacci

Performance teatrale

La stanchezza mi nobilita, la sensazione di essere stanco mi fa sentire importante, attivo, parte di qualcosa, ma non mi basta esserne consapevole, ci tengo a condividerla, a raccontarla, lamentandomi. La lamentela fa la ragione, dà forza alle mie idee, arricchisce la mia vita, mi gratifica. Mi vanto di quello che sono, che ho e che faccio, raccontandomi impegnato e stanco, ma in fondo soddisfatto. Soddisfatto di sapere cosa è giusto, di saper usare il mio tempo, del mio lavoro, dei miei studi, attività, amicizie, amori, di dovermi prendere cura di mia figlia, della casa, del mio corpo e soprattutto di faticare. E allora perché quando mi viene chiesto “Come stai? Che stai facendo?” mi trattengo dal rispondere con entusiasmo che sono felice, che tutto va bene, che sono contento di ciò che sto facendo e che vorrei urlare dalla gioia e far sapere a tutti che la mia vita ha un senso.
E invece sbuffo, sospiro e mi lamento? E perché, se mi si pone la stessa domanda, ma in questo caso la mia vita non mi soddisfa, non sono sincero con me stesso e ammetto che quello che faccio non mi piace, mi dà un senso di profonda inutilità e mi umilia, invece di convincere me e gli altri di provare un senso di appagamento che mi sforzo a trovare in ciò che in realtà, lo so benissimo, non mi
corrisponde? È il confronto con gli altri a confondermi, è il bisogno di definirmi da parte mia e di definire da parte degli altri che mi porta a contraddire, mentire, esagerare. Ma a quale affermazione credo di più?
A quella di cui sono cosciente o a quella con la quale mi racconto? Di cosa mi auto-convinco?

di e con Claudio Larena
aiuto regia Arianna Pozzuoli
consulenza disegno luci Francesco Tasselli
progetto selezionato Powered By Ref 2020
in collaborazione con 369gradi
e con il sostegno di ATCL-Circuito spazio Multidisciplinare Spazio Rossellini/ Carrozzerie N.O.T/ Ostudio (a cura di Chiasma)/ a. Artisti Associati

Claudio Larena, 23 anni, nasce e vive a Roma. Studia presso tre diversi licei artistici di Roma e intraprende subito dopo il diploma un percorso come artigiano. Fra il 2017 ed il 2018 frequenta il suo primo laboratorio teatrale. A seguito di 3 anteprime durante la stagione 2018/2019, nell’ottobre del 2019, diretto da Dante Antonelli, debutta ufficialmente al Romaeuropa Festival nello spettacolo “Atto di adorazione”. Nel frattempo prosegue l’esperienza e la formazione teatrale collaborando con diverse compagnie italiane ed internazionali con particolare attenzione all’ambito performativo ed avvia un percorso cinematografico interpretando ruoli in diverse produzioni. Continuando a vivere in dialogo tra teatro e artigianato, nel 2020 scrive e interpreta la sua prima opera: Calcinacci.

Share This Event
Event Details